Cinema: ecco i vincitori del Rolling Film Festival 2023 di Londra
La tredicesima edizione del London Rolling Film Festival (LRFF) ha festeggiato un aumento record del 12% della partecipazione.
Situato nelle iconiche sale del VUE Cinema Piccadilly, il Festival ha attirato una vasta gamma di registi sia dal Regno Unito che da tutto il mondo, tra cui India, Kurdistan, Texas e Italia. Il Festival ha dimostrato la capacità di trascendere i confini, diventando un vivace melting pot dell’espressione cinematografica globale.
Come è giusto che sia l’evento garantisce la presentazione di ogni film proiettato dal suo regista, evidenziando l'impegno del Festival nel promuovere tutta l’industria cinematografica.
Ecco la lista dei vincitori di quest’anno:
- Best Short Film (Jury Award): “Stay Behind” di Federica Schiavello;
- Best Short Film (Audience Award): “Speaker” di Alan Hamwan;
- Best Director: Alan Hamwan per “Speaker”;
- Best Performance: Lottie Bell per “Night Moves”;
- Best Music Score: Dan Light per “The Cocoon”;
- Best Screenplay: David Shen Miller per “The Cocoon”;
- Best Cinematography: Paolo Bischi per “Stay Behind”;
- Best Production Design: Rosi Stamp per “Sonar”;
- Best Makeup and Hairstyling: Addy Frame per “Sonar”;
- Best Costume Design: Vicky Turner per “Stay Behind”;
- Best Casting: Ilenka Jelowicki and Maddy Hinton per “A Mind Full”;
- Kimberley Marren Recognition Award: Sarah Leigh (Inclusivity Films) in riconoscimento dei suoi risultati nell’inclusività nell’industria cinematografica.
Mike Smith, produttore di documentari per canali importanti tra cui BBC e Channel 4, e produttore esecutivo di recente di "David Harewood on Blackface" di BBC2, è stato una guida fondamentale per i registi emergenti alle Pitch Corner Sessions.
Tom Paton, con nove lungometraggi a suo nome e un focus su come integrare l'intelligenza artificiale nel film, ha discusso le dinamiche etiche dell’IA nel Cinema, sottolineando la sua convinzione: "Se siete a caccia del carro, allora lo avete già mancato”.
La Direttrice del Festival Alida Pantone ha espresso profondo orgoglio per l’influenza crescente del Festival, sottolineando come si è evoluto in un hub dinamico per voci cinematografiche emergenti. "L'impronta globale del nostro Festival riflette il potere trascendente della narrazione, unendo gli artisti e il pubblico di tutti i continenti" ha commentato Pantone.