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Cinema Italiano: BFI ed Adrian Wootton portano a Londra i Fratelli Taviani

Wootton “regala” al pubblico britannico una retrospettiva dedicata ai Fratelli Taviani
Scritto da Dora Bortoluzzi il . Pubblicato in Notizie.

Adrian Wootton OBE, amministratore delegato di Film London e British Film Commission, ha recentemente curato un evento imperdibile per gli appassionati del cinema italiano: una retrospettiva dedicata alle sei decadi di attività cinematografica dei celebri Fratelli Taviani a Londra per il BFI e in collaborazione con Cinecittà, che ha fornito le stampe restaurate dei film e si è premurata di fornire un patinato catalogo che contiene l'esauriente saggio di Adrian sui fratelli Taviani, che verrà offerto gratis a tutti gli spettatori della retrospettiva .

In un’intervista esclusiva, Wootton ci ha raccontato il suo amore per il cinema dei Fratelli Taviani e la passione che lo ha portato a curare una retrospettiva così prestigiosa.

Adrian Woottoon OBE

“Ho deciso di curare la retrospettiva sui Fratelli Taviani perché sentivo che fosse giunto il momento di far apprezzare il loro lavoro nella sua totalità nel Regno Unito. Molti dei loro film sono stati rilasciati nel corso degli anni, ma non tutti sono stati distribuiti nel Regno Unito o proiettati in festival cinematografici in UK. Ho ritenuto essenziale mostrare l'intera gamma della loro produzione, offrendo al pubblico britannico e londinese una visione completa della loro carriera durata 60 anni”.

Questa non è la prima volta che curi una stagione su un regista italiano: nel 2018 lo hai fatto con Marco Bellocchio. Cosa ti affascina nel cinema italiano?

“Sono un appassionato del cinema italiano, da sempre. Conosco i grandi nomi del passato come Fellini, Visconti e Pasolini, così come i registi contemporanei come Moretti e Paolo Sorrentino. Tuttavia, ritengo che ci siano altri eccellenti registi italiani poco noti al pubblico britannico. Desidero far conoscere l'ampia storia del cinema italiano, e ho avuto l'onore di presentare sia Marco Bellocchio che i Fratelli Taviani al pubblico britannico. Penso che siano straordinari artisti che hanno contribuito in modo significativo al panorama cinematografico italiano e mondiale”.

Immagine tratta dal film "Cesare deve morire" dei Fratelli Taviani

Il cinema è basato sulla condivisione con il pubblico. Quale regalo vuoi offrire agli spettatori con questa retrospettiva in particolare?

“Con questa retrospettiva, desidero regalare al pubblico l'opportunità di immergersi in storie creative straordinarie, offrendo un'esperienza di cinema magico. I Fratelli Taviani sono unici nel panorama cinematografico italiano, e attraverso questa retrospettiva, spero che il pubblico possa comprendere meglio la loro straordinaria immaginazione cinematografica e sviluppare un amore per i loro film, stimolando la propria creatività e immaginazione”.

Tra tutti i film dei Taviani qual è il tuo preferito e cosa ti colpisce di esso in particolare?

“È una domanda difficile poiché molti dei loro film mi affascinano. Potrei citare il loro primo film, "Un uomo da bruciare", o il capolavoro "Padre Padrone". Tuttavia, se dovessi scegliere, darei un posto speciale a "La notte di San Lorenzo". Questo film ambientato in un piccolo paese in Toscana, dal nome di Fantasia che però richiama quello della città natale dei due fratelli, durante la guerra, è un capolavoro romantico e commovente che esplora il potere dell'immaginazione e del cinema”.

Immagine tratta del film "La notte di San Lorenzo" dei Fratelli Taviani

Parlando di tecnica, quale è la tecnica da loro utilizzata che apprezzi particolarmente?

“La loro abilità tecnica e creativa è straordinaria. Mi colpisce particolarmente il modo in cui utilizzano le location e il paesaggio come un personaggio aggiuntivo nei loro film; la capacità di intrecciare diverse storie creando un filo tematico coerente è un altro aspetto che trovo eccezionale. Inoltre, il modo in cui mescolano il realismo naturale con la giocosità e l'immaginazione cinematografica è evidente in film come "La notte di San Lorenzo", dimostrando la loro brillantezza distintiva”.

Il cinema dei Taviani parte dagli anni '60 a oggi. Quanta attualità c'è nei loro film? 

“Le storie, i temi e le narrazioni dei Fratelli Taviani sono ancora estremamente pertinenti nella società contemporanea. La loro rappresentazione realistica della guerra e del conflitto continua ad avere una risonanza attuale, considerando che purtroppo questi elementi non sono stati eradicati. Un esempio notevole è il loro adattamento di Giulio Cesare in "Cesare deve morire", dove passato e presente si intrecciano in maniera sorprendente”.

Dopo aver curato le retrospettive su Bellocchio e i Taviani, chi vorresti presentare al pubblico?


“È una decisione difficile, ma ci sono molti altri registi italiani che non hanno ancora avuto retrospettive complete nel Regno Unito. Nanni Moretti potrebbe essere una scelta interessante, considerando che il 2025 segna il cinquantesimo anniversario della sua carriera cinematografica. La sua opera completa non è ancora stata esplorata appieno nel Regno Unito, e sarebbe entusiasmante presentare una retrospettiva completa su di lui”.