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Cinema UK, "Never Forget Tibet": il 19 Aprile esce il documentario che racconta la fuga del Dalai Lama

Un dialogo profondo tra i due protagonisti
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.
locandina never forget tibet

Il Dalai Lama è una delle figure più influenti del XX e XXI secolo. La sua missione di diffusione dell'amore universale ha ispirato intere generazioni. Il suo fondamentale messaggio e la sua storia non possono essere dispersi. Ecco che "Never Forget Tibet: The Dalai Lama's Untold Story" diventa un monito e un grido di speranza per il futuro dell'umanità.

"Never Forget Tibet - The Dalai Lama's Untold Story" will be coming to cinemas nationwide from 19th April

Il nuovo documentario sul Dalai Lama uscirà nelle sale britanniche il 19 Aprile, in occasione del 64esimo anniversario della fuga di Tenzin Gyatso in India, avvenuta nel lontano 1959. La pellicola, diretta da Jean-Paul Mertinez, è ispirata al libro "An Officer and His Holiness" di Rani Singh, un racconto di vita reale, che lega le vicende del Dalai Lama e del funzionario governativo Indiano Har Mander Singh. "Never Forget Tibet: The Dalai Lama's Untold Story" dà voce proprio ai due protagonisti di questa storia che, in prima persona, da soli e poi riabbraciandosi, raccontano per la prima volta di fronte alle telecamere la fuga verso l'esilio del Dalai Lama.

dalai lama e hermander singh si abbracciano

In un turbinio di emozioni vari personaggi intrecciano le loro vicende e le loro considerazioni, partendo dalla rocambolesca e improvvisa fuga nel cuore della notte di Tenzin Gyatso, che si apprestava a lasciare Lhasa e il Tibet per sfuggire alle persecuzioni della Cina. Tutti i protagonisti di quelle difficili settimane regalano al pubblico fatti e sensazioni inediti. Grazie alle parole del Dalai Lama e di quelle dei suoi famigliari possiamo immergerci nella durezza delle condizioni di un viaggio apparentemente senza speranza, ripercorrendone le tappe, fino a celebrarne la sua conclusione con la preziosa testimonianza del funzionario Indiano Har Mander Singh, che ha accolto gli esiliati e ha prestato i primi aiuti a Gyatso. L'opera tuttavia non si limita a questo: in essa si inseriscono altri interlocutori che raccontano l'evoluzione di un Popolo Tibetano che non si è arreso e che attraverso i dettami del Buddismo e dell'amore universale lotta per ritrovare la propria Libertà e per comunicare al mondo intero l'importanza della fratellanza tra Popoli.

Il film è il primo di tre documentari che Mertinez ha deciso di realizzare sul Dalai Lama, sul Buddismo Tibetano e sulla Cultura del Mondo Contemporaneo. Il primo progetto è impreziosito dalla narrazione dell'attore Hugh Bonneville e dalla colonna sonora di Anouska Shankar.