Cultura: gli strani biglietti di auguri di Natale di Epoca Vittoriana
Gli eccentrici biglietti di auguri natalizi nell'Inghilterra dell'Ottocento erano caratterizzati da rappresentazioni di rane assassine, uccellini stecchiti e scene al limite del macabro, del grottesco e dell'inquietante. Volendo si fa ancora in tempo a regalarne qualcuno ai nostri amici e famigliari.
Questa particolare tradizione di scambiarsi auguri durante il periodo natalizio, diffusasi nel Regno Unito nella seconda metà dell'Ottocento, ebbe origine da una serie di eventi che modificarono significativamente la società dell'epoca.
Sebbene oggi tali biglietti siano considerati tutto tranne che festivi, durante l’Epoca Vittoriana, tra 1837 e 1901, erano particolarmente popolari e rappresentavano una pratica consolidata. Nel XIX secolo, gli inglesi avevano l'abitudine di scambiarsi lettere durante il periodo natalizio per condividere le esperienze dell'anno trascorso e i progetti per il futuro. Questa pratica fu incentivata dalla riforma del sistema postale britannico nel 1840, che permise di spedire la posta in tutto il Paese con un francobollo da un solo penny, rendendo più accessibile l'invio di lettere e biglietti.
Il primo biglietto di auguri natalizio a livello commerciale fu creato nel 1843 da Henry Cole, con un'illustrazione di una famiglia che brinda attorno a una tavola. Questa immagine provocò uno scandalo per la presenza di un bambino con un bicchiere di vino rosso al centro. Nel corso degli anni, la varietà di biglietti aumentò, includendo decorazioni con fili di seta o forme insolite, e soprattutto nuovi soggetti, spesso lontani dall'immagine festosa attuale.
Durante gli anni '80 del XIX secolo, la moda dei biglietti natalizi si diffuse anche negli Stati Uniti. Secondo Penne Restad, docente di Storia Americana all'Università del Texas di Austin, l'assenza di un'iconografia natalizia consolidata consentiva una grande creatività nella produzione dei biglietti, che spaziavano tra immagini popolari non necessariamente legate al Natale.
Gli argomenti ricorrenti includevano animali, cibo e persino la morte, come evidenziato da un biglietto raffigurante un pettirosso morto.
Anche se esistevano biglietti con temi più tradizionali, come paesaggi innevati e riunioni familiari, sono quelli eccentrici e bizzarri a catturare l'attenzione, come una donna che sta per buttare un bambino in una pentola di zuppa o topi intenti a mangiare un "arrosto natalizio" di gatto con patate.
Tra le opzioni c’erano persino umanoidi di varie forme, come un distinto e ricco uomo-rapa intento a fare una passeggiata.
Stephanie Boydell, curatrice di collezioni presso la Manchester Metropolitan University, ha sottolineato che queste strane rappresentazioni sembrano peculiari solo agli occhi contemporanei, poiché nell’Epoca Vittoriana il Natale era visto più come un'occasione di festa e trasgressione, che come una celebrazione religiosa. Alcuni biglietti potrebbero persino essere ispirati agli eventi criminali frequenti durante le festività, come il biglietto della rana che uccide un'altra rana per derubarla.
Altri soggetti, oggi considerati inquietanti, erano in realtà considerati segni di buon auspicio o deridevano superstizioni specifiche. Ad esempio, nella tradizione popolare inglese, sia i pettirossi che gli scoiattoli erano considerati specie sacre. Gli uccellini morti raffigurati sui biglietti potevano essere un riferimento alle storie di bambini poveri morti per il freddo in inverno, cercando così di suscitare compassione in chi riceveva tali auguri, come ha spiegato John Grossman, autore esperto in consuetudini natalizie bizzarre e tetre.