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Il Museo di Stato di San Marino celebra Mario Ferretti

L'evento è stato organizzato dagli Istituti Culturali in collaborazione con il Consolato di San Marino a Londra
Scritto da Nuto Girotto il . Pubblicato in Notizie.
Mario Ferretti in mostra a San Marino

Il Museo di Stato di San Marino, ha inaugurato la mostra “Mario Ferretti, una irrequietezza artistica del XX secolo”, un evento di grande rilievo culturale organizzato dagli Istituti Culturali della Repubblica in collaborazione con il Consolato di San Marino a Londra. Questa esposizione rappresenta un’opportunità unica per riscoprire il talento del pittore livornese Mario Ferretti, attraverso una selezione di 39 opere provenienti dalla collezione privata di Alessandra Romeo.

Un viaggio artistico dal 1930 al 1974

Le opere esposte ripercorrono l’intero arco creativo dell’artista, dagli esordi degli anni ’30 fino al 1974, anno della sua scomparsa. Ferretti, noto per la sua personalità complessa e per un approccio artistico non convenzionale, sfugge alle classificazioni tradizionali, rendendosi difficilmente inquadrabile nei movimenti artistici del Novecento. La sua arte, segnata da un’irrequietezza creativa, si muove tra introspezione e innovazione, proponendo una visione profondamente personale del mondo che lo circonda.

I curatori e la collezione

La mostra è curata da Paolo Rondelli, figura di spicco della cultura sammarinese, e da Maurizio Bragagni, Console Onorario di San Marino nel Regno Unito. Alessandra Romeo, consorte di Bragagni e collezionista, ha messo a disposizione le opere, offrendo al pubblico la possibilità di accedere a un corpus artistico raramente esposto. Questa collezione privata getta luce su un percorso creativo che merita un’attenzione più ampia da parte del mondo dell’arte.

Un’occasione imperdibile

L’allestimento della mostra riflette il desiderio di restituire centralità a un artista troppo spesso rimasto ai margini dei grandi circuiti espositivi. Grazie a questa iniziativa, il pubblico potrà scoprire la versatilità di Ferretti, che spazia da lavori più figurativi a composizioni che anticipano tendenze astratte, rivelando una continua ricerca di nuovi linguaggi espressivi.

La mostra resterà aperta fino al 2 marzo 2025 e promette di essere uno degli eventi culturali di punta del calendario sammarinese. Per appassionati e curiosi, un’occasione unica per immergersi nell’arte e nell’animo inquieto di un protagonista dimenticato del Novecento.