OFCOM: TV e RADIO Continuano a cambiare. Ma è giusto confrontarle?
I tempi cambiano, passano gli anni e cambiano le percentuali di chi fruisce di televisione e radio. Ma si possono confrontare tra loro questi due mezzi di comunicazione? È sufficiente mettere vicino due percentuali e sentenziare su quale dei due mercati è più giusto investire? Oppure va fatta un’analisi più approfondita e ponderata?
Confrontare l'audience tra chi guarda la TV e chi ascolta la radio non è un'equazione diretta. Questi due settori dei media hanno dinamiche uniche che rendono difficile una paragonabile comparazione dell'audience. Nel contesto del Regno Unito, diverse variabili influenzano come le persone interagiscono con questi due mezzi di comunicazione.
Innanzitutto, bisogna considerare le differenze di accessibilità e di modalità di fruizione. Guardare la TV Tradizionale richiede uno schermo e il tempo dedicato alla visione è significativamente maggiore rispetto all'ascolto radiofonico. L'ambiente in cui vengono fruite queste forme di media può influenzare notevolmente l'audience. Mentre la TV Tradizionale potrebbe essere vista principalmente a casa, l'ascolto della radio può avvenire in vari contesti, come durante gli spostamenti o in ufficio.
In termini di dati comparativi, il Regno Unito ha assistito a una diminuzione costante nella visione tradizionale della TV negli ultimi anni. Secondo il rapporto di Ofcom "Media Nations 2023", la quota di spettatori che sintonizzano la TV tradizionale è scesa dal 83% nel 2021 al 79% nel 2022. Questa tendenza è stata accentuata dalla crescente concorrenza e dalla diffusione dei servizi di streaming, fruibili attraverso dispositivi mobile, computer e smart tv.
D'altro canto, la radio ha mantenuto una presenza stabile nel panorama mediatico britannico. Nel Regno Unito, l'ascolto della radio raggiunge l'88% degli adulti, con una media di 20 ore alla settimana attraverso diverse piattaforme, come digitale, analogica e online. Tuttavia, la composizione dell'audience radiofonica è diversificata in termini di età e preferenze musicali, il che rende difficile una comparazione diretta con l'audience televisiva.
Ma parlando di puro utilizzo tra TV Tradizionale e Radio il rapporto Ofcom sottolinea come chi guarda lo schermo lo faccia per 4 ore e 28 minuti al giorno rispetto alle 2 ore e 38 minuti al giorno di chi ascolta la radio. Settimanalmente la TV viene vista per 29,96 ore rispetto alla radio utilizzata solo 20.
Il televisore rimane il dispositivo più utilizzato per guardare contenuti video, rappresentando l'82% del tempo totale di visione, con la televisione in diretta che costituisce la parte più ampia di questo tempo. Su tutti i dispositivi, la televisione in diretta ha rappresentato il 44% del tempo totale di visione video nel 2022, e, insieme alla riproduzione registrata e al video-on-demand dei broadcaster (BVoD), tutto il contenuto proveniente dai broadcaster ha rappresentato il 60% del tempo totale di visione video.
È importante notare che queste cifre rappresentano delle medie generali e che i comportamenti individuali possono variare. Inoltre, le abitudini di consumo stanno cambiando con l'aumento delle piattaforme di streaming e dei servizi on-demand, il che può influenzare le ore trascorse davanti alla TV e all'ascolto della radio.
Inoltre, la natura audio della radio e la sua capacità di tenere compagnia durante le attività quotidiane possono influire sulla fedeltà dell'audience. Allo stesso tempo, la TV offre una gamma più ampia di contenuti visivi e intrattenimento, ma può richiedere un impegno di tempo più significativo. Le produzioni radio non richiedono lo stesso impegno delle produzioni video.
Meno TV Tradizionale e sempre piú streaming
La visione complessiva di TV e video è continuata a diminuire nel 2022, anche se i broadcaster hanno mantenuto la loro quota grazie in parte alla crescita della visione delle loro piattaforme on-demand. Le piattaforme dei broadcaster - canali TV lineari, registrazioni TV e i loro servizi on-demand - hanno mantenuto la loro quota del 60% della visione totale dei video dal 2021 al 2022, mentre l'uso dei servizi video-on-demand (BVoD) dei broadcaster è continuato a crescere.
YouTube e Facebook rimangono le più grandi piattaforme di video sociali nel Regno Unito, raggiungendo ciascuna il 91% degli utenti di internet nel Regno Unito di età superiore ai 15 anni nel T1 2023. L'uso di TikTok rimane elevato tra gli utenti di età compresa tra i 15 e i 24 anni, con un'ora al giorno, ma l'adozione tra i bambini si è rallentata.
La scelta di COMPLITALY TV
Complitaly ha fin da subito abbracciato questa rivoluzione che interessa il panorama dell'intrattenimento con la creazione di una TV on-demand innovativa.
“Comprendendo il mutamento nelle abitudini di fruizione dei contenuti video, ci stiamo dedicando alla produzione di video stand-alone e format unici, incentrati sulla vibrante comunità italiana nel Regno Unito. La nostra piattaforma si propone come veicolo di intrattenimento e promozione, testimoniando l'evoluzione dell'esperienza multimediale. Attraverso contenuti creativi e coinvolgenti, esploriamo le storie, le esperienze e le sfide della comunità italiana, contribuendo a un dialogo interculturale. Questo nuovo approccio rispecchia il nostro impegno nell'adattarci ai cambiamenti nella fruizione dei media, offrendo agli spettatori la flessibilità di accedere ai contenuti quando e dove preferiscono” - ad affermarlo Mirko Ricci responsabile di produzione di COMPLITALY TV - ”La crescita costante della nostra piattaforma è una testimonianza della sua risonanza e del valore che porta al pubblico. Raggiungere 250.000 utenti mensili dimostra come il nostro contenuto sia diventato parte integrante della loro esperienza quotidiana, soprattutto considerando che sono poco più di due anni che la nostra piattaforma è nata, rispetto ad altre realtà che sono presenti da molti più anni di noi. Siamo poi felici che anche altri mezzi di comunicazione stiano abbracciando la nostra filosofia prendendo spunto dal nostro lavoro e integrando i loro servizi con video d’intrattenimento che ricalcano il nostro stile. Continueremo a investire nella creazione di video coinvolgenti, rafforzando il nostro impegno a connettere la comunità italiana nel Regno Unito attraverso un'esperienza d’intrattenimento al passo coi tempi”
Nel contesto del settore mediatico, è fondamentale sottolineare che oltre ai dati di visualizzazione, la qualità del prodotto riveste un ruolo di primaria importanza. Indipendentemente dalla piattaforma, il pubblico continuerà a prediligere sempre il contenuto di alta qualità. Anche se la radio rimane imbattibile nel contesto della fruizione in automobile, è innegabile che un programma di bassa qualità spinga l'utente a cambiare canale senza esitazione. Pertanto, sia gli investimenti pubblicitari che l'ascolto stesso dovrebbero essere orientati verso l'eccellenza professionale, lasciando il dilettantismo ad affrontare il proprio destino.