Poesia: Francesco Toto vince il concorso letterario “Guido Zucchi”
Il Concorso Letterario "Guido Zucchi" ha visto trionfare il Dr. Francesco Toto, un affermato farmacista di Salford, originario di Nocera Inferiore. Il Dr. Toto non è nuovo a riconoscimenti prestigiosi, soprattutto per il suo impegno durante la Pandemia da Covid, dove è stato riconosciuto come un "Everyday Hero".
Su consiglio di un amico, il Dr. Toto ha deciso di partecipare al Concorso Letterario, senza sapere che avrebbe vinto non una, ma ben tre volte consecutive. Quest'anno, la sua poesia "Trombone" ha raccolto ben 4099 voti, rendendolo inavvicinabile per gli altri partecipanti e conferendogli il titolo.
Francesco Toto, professionista di Nocera Inferiore trasferitosi nel Regno Unito, a Salford, ha conquistato il primo posto nella categoria online. La sua carriera di farmacista ha contribuito in modo significativo al suo successo, ottenendo riconoscimenti anche in passato.
Il Concorso, promosso da Vittoria Borghetti in memoria del marito Guido Zucchi, medico e poeta, è un'iniziativa organizzata in collaborazione con l'associazione "Succede solo a Bologna" e con il sostegno de "Il Resto del Carlino". La vittoria del Dr. Toto è un omaggio alla sua abilità poetica.
Francesco Toto ha commentato così la sua poesia: “Viviamo in un mondo in cui i social media sembrano il pane quotidiano dell’anima, dandoci la mera illusione che senza i like non siamo accettati, non siamo abbastanza. Ci rendiamo fragili, arrivando a sgretolarci per la paura di non piacere quando, invece, abbiamo noi stessi. Viviamo attraverso i nostri giorni, i nostri ricordi, i sorrisi che ci circondano e che ci donano la libertà che vogliamo: quella di essere noi stessi con le persone che contano di più, danzando fuori da occhi indiscreti in questo viaggio chiamato Vita”.
Ecco la poesia con cui il farmacista di Salford ha vinto:
TROMBONE
Tempo, lacrime, onde
un respiro che vibra sulle note
lo sguardo che tentenna
un sorriso timido
melodie che ci cullano,
specchi a riflettere chi siamo
un trombone e un’arpa
danziamo persi nell’attimo eterno
libertà che tocchiamo
una sinfonia chiamata Vita
melodie e cori
chiudo gli occhi e sono felice.